È ormai di dominio comune che ci troviamo davanti ad un Disturbo Specifico dell’Apprendimento quando una persona mostra marcate difficoltà in competenze di base, quali possono essere la lettura, la scrittura o il calcolo, a fronte di competenze intellettive nella media o (talvolta) superiori.
Non sempre, però, riusciamo a cogliere tale sfumatura…e non mi riferisco a chi si limita a valutare la semplice lettura o la velocità nel fare calcoli, tentando di inferirne quasi magicamente l’intelligenza generale, ma piuttosto a varie situazioni di vita quotidiana. È frequente, infatti, che i bambini DSA ci appaiano lenti, accade spesso che vadano in confusione davanti ad un insieme importante di informazioni, li vediamo affaticati davanti ad alcune particolari richieste, ci sembra che la loro attenzione decada presto…eppure la loro intelligenza è adeguata.
Certo! È adeguata ma è fondamentalmente diversa!
Questa risposta ci arriva da una serie di studi condotti sui profili intellettivi di bambini, ragazzi e adolescenti con Diagnosi di Disturbo dell’Apprendimento. Osservando le loro prestazioni intellettive, infatti, ci si è accorti che le competenze di ragionamento sono adeguate e spesso notevoli ma che esistono anche delle caratteristiche particolari. Il profilo di Intelligenza di questi bambini viene definito tecnicamente come discrepante. Presenta, pertanto, dei picchi e delle valli. I picchi di abilità risiedono in tutte quelle competenze definite di ragionamento, mentre le valli sono date dai sistemi che determinano l’efficienza del nostro sistema cognitivo. Stiamo parlando della Memoria di Lavoro e della rapidità di processamento degli stimoli. Quello che ne risulta è un qualcosa di molto particolare.
Immaginate di essere un appassionato di Centrifughe. Vi siete comprati un nuovissimo frullatore per prepararvi le vostre amate centrifughe di frutta e quant’altro. Le sue lame sono potentissime e il nuovo elettrodomestico ha un vaso speciale che, non si sa come, conferisce un “non so che” di speciale ai vostri centrifugati. Però c’è un problema! Il vaso è molto molto piccolo, potete metterci al suo interno solo un pezzo di frutta per volta (o un 5/6 acini d’uva al massimo). Dove poi frullare, svuotare e procedere con il pezzo successivo…solo alla fine mescolerete, a parte, il tutto. In più ha un altro piccolo difetto…è un po’ lentino. Una volta chiuso il tappo deve fare un check-up del sistema prima di avviarsi, le lame partono lente lente e dopo un po’ prendono maggiore velocità (non troppa però…non ci sperate). Insomma, centrifughe buonissime… ma che lavoraccio! Fino a quando non avete provato la sublime bontà delle centrifughe prodotte da questo sensazionale marchingegnp potreste pensare “Ho preso una bella fregatura con quest’affare! Come è possibile aspettare tutto questo tempo per gustare il mio tropical mix!”.
Bene, la capacità del centrifugatore di fare prodotti sublimi è l’abilità di ragionamento, il tempo di avvio la velocità di processamento e la dimensione del vaso la memoria di lavoro. Avete colto il paragone?
I nostri bambini con DSA possono, con la loro intelligenza, risolvere situazioni complesse e dare risposte anche sorprendenti. Prima o poi arrivano ad un risultato speciale, ci danno le risposte giuste a domande che lasciano molti altri compagni perplessi ma se vogliamo buttare troppe informazioni dentro il vaso rischiamo di farlo esplodere, se chiediamo di lavorare troppo velocemente il sistema va in blocco. Altissimo potenziale ma efficienza ridotta. È questo il messaggio di fondo del profilo discrepante.
Immaginate adesso l’intelligenza come una sorta di puzzle, fatto di tanti pezzi di dimensioni diverse. A seconda di quanto grande è il pezzo potremo scorgere in modo più o meno chiaro l’immagine generale. L’intelligenza non è, infatti, un qualcosa di unico è determinata da tante “sotto-competenze” generali costituite da un numero esteso di microabilità. Certo, possiamo parlare di un fattore generale e sintetico, che gli esperti chiamano fattore g, ma per capire veramente le competenze intellettive dobbiamo considerare quanto meno le sotto-competenze più generali. Non tutte hanno lo stesso peso, hanno ruoli diversi e ci spiegano porzioni diverse di g.
Ed è qui che avviene il miracolo!Se noi consideriamo la popolazione tipica possiamo osservare che anche la Memoria di Lavoro e la Velocità di processare stimoli rappresentano in modo sufficiente l’Intelligenza intesa come un qualcosa di unico e generale; ciò non si verifica per gli studenti con Disturbo dell’Apprendimento. Tornando al nostro puzzle, per molti il pezzo “Memoria di Lavoro” è piuttosto grande, per le persone DSA quel pezzo è molto più piccolo e, quindi, ci permettere di scorgere molto poco dell’immagine generale (il fattore g).
Se, quindi, per la popolazione generale misurare la Memorai di Lavoro mi aiuta ad intuire il livello intellettivo generale ciò non è assolutamente vero per i nostri DSA. Ed è ecco il perché del titolo: si tratta di Bambini Diversamente Intelligenti. Diversamente Intelligenti perché la struttura della loro intelligenza e l’equilibrio degli innumerevoli tasselli che la compongono sono differenti.